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13 novembre 2014 4 13 /11 /novembre /2014 12:47

Per l'architetto Paolo Portoghesi la natura è un immenso libro da sfogliare "con appassionata dedizione, per rintracciare in ogni sua pagina l’impronta del Creatore" - come fa notare anche il cardinale Raffaele Farina-. "La bellezza del creato - sostiene Paolo Portoghesi - rimane, per la cultura cristiana, un elemento chiave per avvicinarsi a Dio, per sentirne la presenza, per avvertirne, quindi, l’amore dimostrato per l’uomo e per ogni altra creatura". Osservando natura è possibile vedere l’invisibile nel visibile. A noi il compito di custodire madre natura con profonda gratitudine al Creatore che ha voluto offrirci questo dono prezioso per la nostra vita.  
feliciana di spirito @ gmail.com

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2 dicembre 2013 1 02 /12 /dicembre /2013 08:02
Next City
NEXT CITY La nuova periferia di Roma, tra sostenibilità e sviluppo

martedì 3 dicembre 2013 ore 9.30 alla Casa dell'Architettura

Convegno, curato da Domus Natura con il contributo del Dipartimento PDTA di Sapienza Università di Roma, con il proposito di sostenere ricerca, promozione ed attuazione della rigenerazione urbana, con particolare attenzione all’integrazione degli strumenti d’intervento di recupero urbano (Zone “O”, Toponimi, PRINT), attraverso un progetto di sviluppo responsabile e sostenibile.

L’obiettivo è quello di coinvolgere cittadini, istituzioni pubbliche, operatori economici e professionali, al fine di superare la fase di dibattito e procedere all’attuazione dei “sistemi complessi dell’abitare consapevole”.

Il processo di rigenerazione urbana della periferia, aperta dall’approvazione ed attuazione dei Piani di Recupero, deve spingere, quale occasione non ripetibile, all’innovazione degli stili di vita, dei modelli di produzione e di consumo eco-sostenibili, alla ricerca e alla razionalizzazione della produzione energetica con particolare attenzione alle energie rinnovabili e alla progettazione integrata di nuovi modelli edilizi in grado di connotare il territorio e la città. Tale processo innovativo trova maggiormente ragione in una fase di forte crisi. L’attuazione dei Piani di Recupero Urbano, dei Programmi Integrati e degli altri strumenti previsti dal Nuovo Piano Regolatore per la riqualificazione delle periferie, rappresenta in definitiva un’occasione unica per mettere in pratica tali obiettivi e svolgere con efficacia il ruolo di avanguardia nella proposizione di sviluppi integrati e sostenibili di una moderna metropoli.

In occasione dell’incontro, sarà presentato il concorso di progettazione dei nuovi habitat urbani oggetto del convegno, con l’obiettivo di favorire la ricerca ed il dibattito intorno alla città prossima futura, attraverso la proposta di soluzioni sociali, tecnologiche ed ambientali per la seconda generazione dei piani per zone a crescita spontanea a per il completamento del processo urbanistico di recupero e trasformazione dei territori periferici romani.

Invito | Locandina


INCONTRO > martedì 3 dicembre 2013 ore 9.30

09:30 > 10:00 / REGISTRAZIONE PARTECIPANTI

INTRODUCE E MODERA Massimiliano Pontillo Presidente Pentapolis

10:00 > 10:15 / IL SISTEMA CITTÀ
Luciano Bucheri Presidente Domus Natura e Direttore Consorzio Periferie Romane

10:15 > 10:45 / IL SISTEMA ISTITUZIONALE
INTERVENGONO
Giovanni Caudo Assessore alla Trasformazione urbana Roma Capitale
Michele Civita Assessore Politiche del territorio, Mobilità, Rifiuti Regione Lazio
Paolo Masini Assessore Periferie e Lavori Pubblici Roma Capitale
PARTECIPANO
Dario Nanni Presidente Commissione Lavori pubblici Roma Capitale
Antonio Stampete Presidente Commissione Ur banistica Roma Capitale

10:45 > 11:00 / IL SISTEMA DELLA RICERCA
Eliana Cangelli Coordinatore Dottorato di Ricerca in Progettazione ambientale
Sapienza Università di Roma

11:00 > 11:15 / IL SISTEMA DELLE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA
Patrizia Colletta Consigliere Ordine degli Architetti di Roma e provincia

11:15 > 11:30 / IL SISTEMA DELLA PROGRAMMAZIONE PROGETTATA
Massimiliano Coccia Coordinatore tecnico Domus Natura

11:30 > 11:45 / IL SISTEMA DEL TERRITORIO AUTO-ORGANIZZATO
Giacomo Guglielmi Presidente Consorzio Periferie Romane

11:45 > 12:00 / IL SISTEMA DEL CREDITO
Francesco Petitto Direttore area governo rete e commerciale BCC Roma

12:00 > 12:45 / TAVOLA ROTONDA / LA RIGENERAZIONE URBANA
Vanessa Ranieri Presidente WWF Lazio
Giovanni Sasso Presidente Inbar
Adriano Paolella Università di Reggio Calabria
Andrea Virgili Presidente Agroromano S.r.l.

12:45 > 13:00 / CONCLUSIONI
Luciano Bucheri Presidente Domus Natura


Iniziativa promossa dal Comitato Tecnico Scientifico della Casa dell'Architettura e Domus Natura


Renato Nisticò

rn.arch@libero.it

Casa dell'Architettura, piazza Manfredo Fanti 47 Roma | info@casadellarchitettura.it | www.casadellarchitettura.it
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18 aprile 2013 4 18 /04 /aprile /2013 17:09

 

Arte e Natura

 

Roma- Al Borghetto Bed No Breakfast di Roma, sede del Centro Culturale delle Arti e delle Lettere dell'associazione "Accademia dei Pedagogisti" dove gli "Artisti Italiani nel Mondo" espongono, in permanenza, le loro opere, anche a cielo aperto nel parco privato, confinante con quello pubblico. Per festeggiare la primavera all’insegna della freschezza, dello stile e dell’eleganza naturale. Il Borghetto è il luogo in cui la natura è tempo per se stessi, è spazio e silenzio per l’ascolto delle proprie esigenze, è arte a cielo aperto. Gli amanti della natura, dell'arte e del silenzio, al Borghetto Bed No Breakfast possono alloggiare contribuendo con un rimborso spese.

Quale momento migliore della primavera per dedicarsi una giornata di relax da trascorrere nel paradiso naturalistico dell’ Oasi del Borghetto, primo esempio italiano di mecenatismo ambientale e laboratorio all’aria aperta, capace di valorizzare la relazione tra uomo, natura e cultura dell'ambiente.

Luogo ideale per immergersi in un ambiente unico in cui praticare ogni genere di sport nel pieno rispetto degli ecosistemi o per partecipare a uno dei tanti eventi che l’Oasi organizza per celebrare l’arrivo della primavera e delle fioriture.  

E dopo una visita nell’Oasi della Natura perché non perdersi nell’Oasi dell'arte alla Galleria degli Artisti Italiani nel Mondo dove si potrà scegliere un regalo unico per il compleanno dell'amico del cuore o esporre le proprie opere con minimo rimborso spese all'associazione organizzatrice?

 

Benvenuti al Borghetto Rome Bed No Breakfat (Roma, metro Monte Mario)  

rn.arch@libero.it

 (+39)393/9338685 

Di recente ristrutturazione con tutti i confort, queste case per brevi e medi periodi (equivalenti a un bed and breakfast) si affacciano sulla Riserva Naturale del Parco dell'Insugherata, nelle vicinanze del  Policlinico Gemelli, dell'Università Cattolica e dell'Ospedale San Filippo Neri. Rispetto alla soluzione del b&b, consentono l'utilizzo della cucina per risparmiare sui costi del ristorante.

Dall'adiacente stazione Monte Mario della linea FM3, si raggiungono in pochi minuti S. Pietro, Trastevere, i nodi di scambio di Valle Aurelia (metro Linea A) e Ostiense (metro linea B).

 

Altri appartamenti e b&b in Roma e Milano (contattaci per informazioni)


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17 aprile 2012 2 17 /04 /aprile /2012 10:34

 

 

 

L’ Uomo crea, modifica e distrugge. E' l'unico animale che non sa adattarsi all’ambiente, ma adatta l’ambiente a sé, senza curarsi del suo dannoso operato, credendosi onnipotente. Siamo tutti sulla stessa barca e per salvarci dobbiamo remare, solidali, nella stessa direzione. Accecati dalla brama di progresso, produciamo macchine, computer, razzi, inquinamento, deforestazione, rifiuti...Il nostro paradiso terrestre lo stiamo strasformando in un inferno! Non dobbiamo, però, disperare. La Fenice brucia per  poter risorgere e noi stiamo bruciando! Dobbiamo, però, avere fiducia nelle nostre possibilità di animali che distruggono, modificano e creano. Abbiamo gli strumenti per mettere a posto le cose, prima che sia troppo tardi! (felicianadispirito@gmail.com)


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25 marzo 2012 7 25 /03 /marzo /2012 15:21

MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

 

La XX Giornata FAI di Primavera è alle porte e la vigilia non poteva iniziare in modo più prestigioso. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha voluto infatti tributare un autorevole riconoscimento all'evento attraverso un contributo video in streaming dedicato ai temi della tutela e della valorizzazione del nostro patrimonio culturale e paesaggistico.

Nel corso del suo intervento, rivolto in primo luogo ai giovani, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha risposto agli importanti temi emersi dalla selezione delle domande che dal 21 febbraio i navigatori della Rete ci hanno inviato.

Il miglior augurio per inaugurare il XX° anniversario di un evento che in vent'anni ha coinvolto oltre 6.500.000 visitatori.


Leggi le domande inviate dai navigatori:

"Perchè la politica è sempre stata poco lungimirante nei confronti del nostro patrimonio artistico-culturale? Tuttora quello che investiamo nel patrimonio artistico-culturale (che tutti ci invidiano) è una cifra talmente irrisoria che i monumenti crollano!"

Vittorugo Franchi

"Considerando che l'Italia è composta soprattutto di piccoli territori (ormai abbandonati) che sono l'ossatura e la caratteristica del paese, è possibile avere non agevolazioni o sconti, ma una vera politica di salvaguardia e di sviluppo dei territori appenninici che (per chi li conosce) sono una buona fetta del paese e potrebbero essere una risorsa se solo fossero presi un pò in considerazione?"
Valeria Vitali

"Apprendo da Iacona, durante la sua trasmissione "Presa diretta" che in Liguria, dopo i distrastri delle alluvioni recentisisme, si continua a costruire come prima, su territori fragili, a rischio smottamenti ed inondazioni. Come e' possibile tutto questo? Si possono fermare quei sindaci scellerati che continuano a dare le licenze per uccidere territori, persone e cose?"
Lucialidia Longari

"Caro Presidente Napolitano, perchè non si fa promotore di un'iniziativa, nelle forme e nei limiti delle norme vigenti, per far destinare almeno metà delle nostre spese militari (armi,caccia e missioni incluse) alla tutela e valorizzazione del nostro immenso patrimonio ambientale, storico, artistico? La stragrande maggioranza degli italiani sarebbero sicuramente d'accordo con Lei a prescindere da ciò che deciderebbe il Parlamento!"
Antonio Arini

"Credo che in questa società di sprechi enormi si pensi poco ai nostri beni e ai nostri piccoli borghi pieni di storia che tra l'altro sono mete turistiche e quindi introito di soldi: perchè non aiutare o incentivare le attività in questo contesto?"
Francesca Carabetta Firaux

"Perché lo Stato preferisce vedere cadere in rovina il proprio patrimonio storico-artistico e ambientale piuttosto che dare la possibilità, a chi potrebbe e vorrebbe, di investire risorse nel loro mantenimento e salvataggio? La contropartita sarebbe ovviamente quella di perderne il controllo. A mio modesto avviso però perdere il controllo di ruderi o di situazioni ormai compromesse non è un grave danno alla fine. Non mi si può rispondere che non ci sono fondi in quanto ogni cittadino di normale cultura sa benissimo che sprechi vengono quotidianamente perpetrati per erigere centri sportivi fantasma, ospedali non funzionanti, ponti non percorribili e altre amenità del genere. Non si può più scherzare con il menefreghismo degli italiani che indubbiamente ha lasciato mano libera a una classe dirigente di pessima qualità, ormai sono troppe le persone che manifestano problematiche economiche la cui risoluzione non è più procrastinabile. Si può cominciare proprio dalla gestione delle cose comuni come l’ambiente o il patrimonio storico-artistico per dare un segnale di discontinuità con un passato di cui tutti dovremmo vergognarci"
Riccardo Magnaghi

"Alla luce del considerevole fenomeno di immigrazione cui l'Italia è (e sarà) soggetta e che implica per forza di cose un incontro tra usanze e culture diverse (si pensi ad esempio alla realizzazione delle Moschee o all'enorme diatriba relativa alla presenza del crocefisso nelle nostre scuole pubbliche), quali sono i mezzi e le modalità migliori per poter preservare il nostro patrimonio culturale e paesaggistico nei prossimi decenni?"
Andrea Savarino

"L'Italia possiede un patrimonio artistico ed enogastronomico che il mondo ci invidia e che potrebbe utilizzare per aumentare il suo Pil, oltre a creare occupazione: perchè invece il Governo, continua ad operare tagli sulla cultura, togliendo posti di lavoro a chi come me a investito tempo ed energie nel lavoro turistico/culturale da ormai moltissimi anni, anziché investire su quello che è "la sua materia prima" più preziosa e che a causa dell'incuria stà poco per volta comparendo? I nostri cugini francesi ci riescono, perchè noi no?"
Gabriella Tesio

"Perché per quasi tutti i ministeri si è scelto un tecnico e per i beni culturali un esperto di un altro campo (scienza della politica)?"
Giovanna Ragionieri

"Perchè in Italia si fa di tutto per cementificare quanto più possibile e invece non si salvaguarda il verde, perché vengono abbattuti siti di interesse storico per far spazio a palazzoni anonimi, perché la cultura in Italia non viene valorizzata?"
Vincenzo Lavarra

"Come mai, secondo lei, alla fine della seconda guerra mondiale hanno scelto per il nostro Paese, che non ha risorse primarie, la vocazione industriale e non, come sembrerebbe col senno di poi, la scelta più ovvia, quella agricolo-turistico-culturale?"
Angela Pramparo

"Perché non puntare nel piu' importante dei 47 siti Unesco italiani per il vero rilancio economico in Italia? Il neo promosso 'Italia langobardorum' è un progetto di rete che abbraccia tutto, o quasi, il territorio nazionale e che potrebbe "unificare" attraverso il suo sviluppo il nostro territorio sempre piu' diviso!"
Maurizio Annaloro

"Perché la nostra normativa non punisce seriamente i reati di scavi clandestini e saccheggio di beni archeologici incentivando, di fatto, tali reati spesso, addirittura, definiti di "piccolo conto?"
Vito De Meo

"Come mai si parla così poco nel Governo della vera opportunità di crescita non solo economica dell’Italia, rappresentata dalla salvaguardia e valorizzazione della sua vera ricchezza, già esistente, concreta e reale, il patrimonio storico artistico e paesaggistico italiano?"
Francesco Gilardi

"Perché Lei non appoggia decisamente e pubblicamente un'iniziativa già in atto dal nome "Salviamo il Paesaggio e tuteliamo i territori" per rendere possibile una legge rigorosa e ineludibile che, proclamando una volta per tutte che anche il suolo é un "Bene Comune", lo tuteli in modo ferreo da ogni tipo di aggressione: dalla speculazione edilizia alle discariche, dalle cave alle grandi opere spesso inutili e devastanti?"
Raffaella Manzo

"Perché le bellezze e le opere d’arte del nostro amato sud sono quasi sempre escluse da restauri e finanziamenti atti a tale scopo? Mi mortifica sia come italiana che come meridionale, vedere il nostro patrimonio “sgretolarsi” (vedi per esempio la chiesetta di Piedigrotta o il Castello Murat a Pizzo Calabro)"
Antonella Calogero

"Temendo che la Basilicata tra qualche anno sarà orrendemente violentata nel paesaggio dal non pianificato insediamento di migliaia torri eoliche, perché non pretende un po' di razionalità legislativa da una classe politica nazionale e regionale che guarda da tutt'altra parte rispetto al bene comune del quale il paesaggio è parte vitale?"
Domenico Langerano

"Perché l'IMU non prevede più le agevolazioni fiscali ICI per gli immobili storico-artistico-culturali? Non crede anche Lei, Presidente, che quelle agevolazioni saranno sottratte alle necessarie opere di manutenzione ordinaria e straordinaria del nostro patrimonio immobilare storico?"
Ranieri Giussani

“La Cultura non si mangia”. E’ l’opinione di un ministro del precedente governo, ministro dell’Economia, per giustificare i tagli al settore, in particolare ai beni culturali. Signor Presidente, è anche la sua opinione? Spero di no, se si pensa alla ricchezza che la cultura produce."
Raul Wittenberg

"Signor Presidente, riterrebbe opportuna la realizzazione, mediante un forte e coordinato intervento degli enti pubblici, di un sistema fatto di segnalazioni stradali, pannelli informativi, itinerari ben definiti ed articolati in tappe omogenee tematicamente, un sistema che colleghi tutti i siti archeologici e monumentali della Magna Grecia e dell’antica Roma disseminati nel Mezzogiorno d’Italia? Lo scopo sarebbe di dare al turista la possibilità di percorrere le strade ed esplorare le terre del Mezzogiorno in maniera mirata e ottimizzando la fruizione dei beni culturali, che oggi sono isole più o meno felici e scollegate l’una dall’altra."
Angelo Fusillo

"Ill.mo Presidente, sono una docente di Storia dell'arte e Catalogazione in un liceo artistico. Sono certa che lei condivide la mia fiducia nei giovani e crede nell'importanza della loro formazione e perciò capirà l'amarezza nel vedere scomparire nel nuovo liceo artistico la materia Catalogazione che insegna la legislazione dei beni culturali, museografia e teoria del restauro...in una parola deve avvicinare i ragazzi all'arte, ai suoi valori, alla necessità di tramandarli alle generazioni future. Come posso dire ai miei ragazzi che lo stesso Stato che dovrebbe tutelare il nostro patrimonio artistico non ritiene importante l'educazione alla salvaguardia dell'arte?"
Aurora Imbellone

"Perché i numerosi disoccupati e precari laureati in storia dell'arte e/o in beni culturali non vengono impiegati nelle numerose opere di custodia, restauro e salvaguardia di cui le opere d'arte e i monumenti artistici del nostro paese hanno bisogno?"
Rachele Matteucci

"Perchè i soldi che si spendono in armamenti non si impiegano per tutelare, salvaguardare l'ambiente?"
Ilaria Orsi

"Come possiamo, noi sostenitori del FAI, sopportare il continuo scempio fatto nei confronti del nostro patrimonio storico, artistico, architettonico e ambientale? Perchè dobbiamo affidare (e meno male che esistono) alle trasmissioni televisive il controllo sociale di tale scempio? Perchè la politica è miope di fronte a tali comportamenti autodistruttivi?"
Tiziano Albrigi

"Come trasformare il nostro unico, invidiabile patrimonio artistico culturale, vera e propria "gallina dalle uova d'oro, in un'occasione di rilancio occupazionale ed economico per il nostro paese così martoriato, ma così ricco di segni di un illustre passato?"
Valeria Dolcini

"Presidente, non si potrebbe modificare la legge Ronchi sui beni culturali in modo tale da poter fotografare, nel pieno rispetto delle opere esposte, anche nei musei statali come all’interno dei beni del FAI? Noi fotografi appassionati d’arte saremmo volentieri disposti a pagare un supplemento al biglietto d’ingresso pur di riportare a casa un nostro ricordo della visita effettuata. I maggiori introiti ottenuti potrebbero essere impiegati nell’ambito museale"
Angelo Assente

"Presidente, che cosa possiamo fare noi cittadini per tutelare e salvaguardare maggiormente gli scavi di Pompei e la villa di Poppea, patrimonio inestimabile dell'Italia?"
Saverio Sansone

"Perché il Ministro per i Beni e le Attività Culturali non tiene settimanalmente una conferenza-stampa coi giornalisti internazionali accreditati allo scopo di presentare di volta in volta un'attività di restauro o di salvataggio?"
Marcello Landi

"Perché non scommettere sul nostro patrimonio artistico, unico al mondo, per uscire dalla crisi? Si creerebbero tanti posti di lavoro e il turismo potrebbe diventare il fiore all’occhiello dell’economia italiana."
Carolina Fazio

"Perché in questo momento di grave crisi economica si continua a volere spendere una cifra astronomica per la TAV: una grande opera che, quando sarà finita, non servirà a nessuno e che deturperà irrimediabilmente parte del nostro paesaggio nella Val di Susa. La linea ferroviaria esiste già, si può migliorare, ma non facendo pagare un conto salatissimo agli abitanti che da anni hanno espresso, ed esprimono il loro disappunto."
Roberto Scarian

"Perchè abbiamo dovuto restituire la Venere di Cirene (dove è finita?), che non è chiaramente un manufatto berbero, mentre il Louvre ha sale e sale piene di opere d'arte italiane trafugate dai vari Napoleoni? Perchè l'Italia è piena nei suoi luoghi più belli di scheletri in cemento armato di opere illegali bloccate, ma di cui non è stata ordinata la demolizione? (vedi per es.l'isola di S.Pietro in Sardegna) Perchè spendiamo tanti pubblici denari per far studiare, laurearsi, addottorarsi, prepararsi con molteplici campagne di scavo ecc...dei giovani di cui poi non facciamo nulla? Il numero delle borse di studio retribuite nell'Università di Roma -facoltà di Lettere-archeologia,per es.si conta sulle dita di una mano (al più) e i posti di ricercatore?"
Bianca Olivo

"Egregio Signor Presidente, perché il nostro Paese non è capace di valorizzare, con importante ritorno economico anche per le casse dello Stato, il proprio patrimonio artistico? Perché la Pinacoteca di Brera soffre? Perché Pompei crolla? Perché la Villa Reale di Monza é così malridotta e perché non si riesce a trovare una destinazione d’uso consona alla struttura architettonica?"
Paolo Gimigliano

"Quali potrebbero essere le strategie necessarie per diffondere sempre più l'importanza della difesa dell'ambiente, della natura e del territorio italiano"
Marco Vitali

"Egregio Presidente è possibile incentivare programmi di riqualificazione del patrimonio costruito esistente e in particolar modo per quello risalente al secolo scorso?"
Lucia Castiglioni

"Cosa si può fare per prevenire la costruzione di ecomostri a ridosso di aree protette e storiche (soprattutto al Sud)? E cosa pensa di fare per evitare che Pompei vada distrutta?"
Elisabetta Reato

"Caro Presidente della Repubblica, non crede sia possibile aumentare l’attenzione sul patrimonio naturalistico e culturale per i quali siamo famosi, ammirati e invidiati nel mondo, creando anche nuove opportunità di occupazione giovanile? E in che modo si potrebbe farlo?"
Katia Einaudi

"In Francia esiste il 'Conservatoire du littoral', un dipartimento del litorale che intende rendere entro il 2050 il 35% delle coste protetto e libero da vincoli di costruzione. Perché in Italia non c’è un istituzione ad hoc, esterna al Ministero per i Beni Culturali, a cui far riferimento per la tutela del paesaggio?"
Maria Bai

"Poichè il Presidente è il garante della Costituzione perchè non fa applicare l'art.9?"
Carlo Asti

"Perché ogni volta che c'è da fare dei tagli si penalizzano i beni culturali invece che puntare su un patrimonio che potrebbe dare lavoro a tanti?"
Tonia Capo

"Signor Presidente, l'Italia, con i suoi tesori, potrebbe vivere di turismo per 365 giorni all'anno, soprattutto il sud. Questi sono i posti di lavoro che si possono creare, ma occorre tutelare, difendere, sistemare, custodire questo immenso patrimonio, valorizzarlo, farlo vedere e non tenere i musei chiusi nei giorni festivi. Lei cosa ne pensa? Occorrerebbe, forse, un suo intervento deciso presso il Ministero addetto?"
Enzo Fontana

"Perché si privilegiano le infrastrutture e non si tutelano le bellezze del paesaggio italiano? Cosa mangeremo in futuro...cemento?"
Chiara Delogu

"Perché non provare a istituire una Giornata Nazionale del Patrimonio Paesaggistico, Storico e Artistico? Certo, d’iniziative singolari ce ne sono tante e di diversa tipologia: ma quello che manca e serve, credo, è un qualcosa d’integrato, di corale e aggregante che consenta (magari proprio partendo dall’esperienza della Giornata FAI di Primavera) di leggere simultaneamente questi aspetti, d’imparare - nel silenzio di una giornata così importante - a scoprire e nutrire il rispetto per le relazioni strette e indissolubili tra madre terra (il Paesaggio), papà “Patrimonio Storico” e nonno “Patrimonio Artistico”. Insomma, una giornata in cui –ogni anno– tutto, ma proprio tutto, si ferma, rallenta e predispone a scoprire, conosce, amare e trasmettere (per mezzo di una serie di azioni/iniziative integrate, da studiare e mettere in campo): il verde rigoglioso del Paesaggio; il bianco etereo di tanti marmi, tele e carte artisticamente trasfigurate; il rosso intenso dei pigmenti del ferro che nelle argille, come nel sangue che scorre nel nostro organismo, conferiscono ai tanti centri storici diffusi nel Paese quel tipico colore che sa tanto di storia millenaria."
Maurizio Manzo

"Caro Presidente, sono nata a Ravello, come a dire che sono nata con "negli occhi il bello" ma oggi , che scempio! Tante volte ho denunciato ma tutto è ancora lì ed io sono riuscita solo a farmi dei nemici. E' proprio  impossibile fermare la furia devastante dell'abusivismo?"
Maki Guariglia

"Egregio Presidente, la riforma della scuola secondaria superiore ha cancellato in modo incomprensibile l'insegnamento delle discipline di disegno e storia dell'arte, manifestando in questo modo l'assoluta mancanza di senso primo della scuola che è quello appunto di educazione al patrimonio dell'umanità qui inteso nel senso più completo del termine. Spero che Lei, Signor Presidente voglia portare questa grave manchevolezza della riforma, all'attenzione degli organi competenti e indirizzare una più giusta riformulazione dei principi che dovrebbero guidare nella scelta delle materie da inserire nella formazione scolastica."
Mariagiulia Bubbico

"Quando finiremo di cementificare il nostro territorio? I Paesi e le città italiane sono piene di case vuote e di edifici da ristrutturare. Perché si continuano a rilasciare licenze per nuove costruzioni senza aspettare il completo recupero dei nostri centri abitati? Perchè non rimuovere la motivazione economica, per i comuni, al rilascio di licenze a edificare? Tutti i comuni vogliono la propria area produttiva che poi rimane senza le necessarie  infrastrutture e i capannoni  costruiti a macchia di leopardo rimangono poi abbandonati sul territorio. Se tutti pagassero le tasse, lo stato avrebbe soldi anche per promuovere la cultura e difendere l’ambiente."
Sergio Moretti

"Perché in Italia non si comprende che, accanto a fabbriche e aziende, anche l'arte e la cultura producono? La cultura produce menti sveglie e attive, in grado di organizzare, risolvere, progettare, rilanciare, costruire, immaginare un futuro. Produce persone in grado di produrre qualcosa che rimanga e di creare una scala che faccia salire quelli che verranno dopo di loro. Per questo, signor Presidente, è necessario investire nella cultura e ri-vestirla di responsabilità, perché si concretizzi in azioni in grado di migliorarci. Altrimenti, chi verrà dopo di noi, potrà solo scendere."
Ilaria Cremona

"Caro Presidente, come mai, avendo proprio nell'articolo 9 della nostra Costituzione il principio fondamentale per cui "la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica [e] tutela il paesaggio e il patrimonio storico artistico della Nazione", e pur avendo nel nostro bagaglio storico-culturale numerose leggi di tutela (all'avanguardia rispetto a numerosi paesi europei), permettiamo ancora lo scempio del nostro paesaggio e la non promozione della cultura, per gli interessi (economici) di pochi a scapito di tutti?"
Elisa Piolatto

"Carissimo Presidente, perchè alcuni giorni fa in occasione di una sua recente visita in Piemonte, ha declinato l'invito rivoltole da alcuni amministratori locali di incontrarli per ascoltarne le ragioni in merito ad uno dei progetti più controversi e discussi dal punto di vista ambientale che la storia del nostro Paese ricordi, vale a dire la costruzione della tratta ferroviaria denominata TAV in Val di Susa? Non crede che un'opera di tale portata, andando ben oltre la normale dinamica del rapporto tra le parti istituzionali coinvolte, avrebbe meritato e meriterebbe per il futuro un suo intervento di mediazione?"
Giuseppe Spenga

"Caro Presidente Napolitano, sono una dei migliaia di laureati in conservazione dei beni culturali che peró per professione fa dell'altro. L'Italia potrebbe attingere gran parte delle proprie risorse per risollevarsi dalla crisi proprio da ciò che ha da secoli: il proprio patrimonio artistico, archeologico e culturale, unico e inimitabile al mondo. Perché non puntare "seriamente" a questo, definendo un dettagliato processo di valorizzazione e non destinando ad esso solo briciole senza obiettivi a lungo raggio? Il governo Monti, con illuminate azioni, sta procedendo alla pianificazione di tante attività volte al raggiungimento del pareggio di bilancio. Ritengo che credere fortemente in un patrimonio giá a nostra disposizione per creare nuovi posti di lavoro attraverso infrastrutture che lo interessino in una pianificazione mirata a lungo raggio, possa allargare l'occupazione e possa dare all'Italia nuovo smalto agli occhi del mondo, che ci invidia un industria intrinseca che nessuno potrebbe mai delocalizzare o trasferire all'estero come invece su riesce facilmente a fare nel manifatturiero ad esempio. Si possono trasferire in Cina produzioni di scarpe, ma il nostro Colosseo rimarrà per sempre nella culla italiana della cultura...se vorremo fortemente investire nella sua valorizzazione e conservazione."
Stefania di Cicco

"Vorrei proporle di semplificare molto le manifestazioni per la Festa della Repubblica che si svolgono normalmente a Roma il 2 Giugno, cioè eliminare la sfilata lungo via dei Fori Imperiali destinando ad altro uso le risorse economiche che impiega. Non eliminare del tutto le celebrazioni, perché sempre dobbiamo avere memoria di chi siamo e come siamo giunti a questo, ma si potrebbe ridurle e fare,  ad esempio, un restauro in più."
Carmela Vigliotti

"A me non interessa chi e cosa sta provocando loscempio  edilizio nel nostro Paese, ma Lei che é molto legato al nostro territorio e ha del potere, può fare qualcosa per fermare questa devastazione del territorio Italiano che dovremo lasciare in eredità ai nostri figli?"
Cristian Cropelli

"Vorrei, Presidente, sapere da Lei se all’interno della parola “crescita”, che ultimamente sentiamo pronunciare spesso; c’è spazio per la “crescita, la valorizzazione e lo sviluppo della Cultura "? Sarebbe davvero una grande offesa a chi verrà dopo di noi, non solo lasciare un abnorme debito pubblico ma anche un patrimonio culturale, artistico e ambientale inestimabile, in completo degrado. Non dobbiamo intendere forse con “La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino”, anche la difesa del nostro patrimonio culturale nazionale? Ritiene Lei, che valga ancora la pena che lo Stato investa, anche in periodo di crisi economica, in formazione, ricerca e promozione della cultura Umanistica, letteraria, storica, archeologica… che ha reso e rende l’Italia una grande Nazione Europea?"
Manolo Lai

"Caro Presidente, come mai avendo proprio nell'articolo 9 della nostra Costituzione il principio fondamentale per cui "la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica [e] tutela il paesaggio e il patrimonio storico artistico della Nazione" e pur avendo nel nostro bagaglio storico-culturale numerose leggi di tutela (all'avanguardia rispetto a numerosi paesi europei) permettiamo ancora lo scempio del nostro paesaggio e la non promozione della cultura, per gli interessi (economici) di pochi a scapito di tutti?"
Elisa Piolatto

"Il patrimonio culturale gestito in questo modo come un feticcio per fare affari se non completamente dimenticato dallo Stato non ha vita lunga ed è destinato a sparire per sempre. Vorrei sapere da lei se la politica e le istituzioni che lei rappresenta sono al corrente di questa situazione, di questo dramma e se sanno che un domani non sapremo come giustificare ai nostri figli la sciagurata gestione che ci sta portando a perdere la memoria culturale del nostro paese e quindi la nostra identità?"
Giacomo Castro

"Perché non si comincia a fare i primi passi per trasformare il Quirinale in un museo riducendo la "corte" del Presidente della Repubblica almeno alla taglia e ai costi delle omologhe nel mondo?"
Francesco Della Cagnoletta

"Signor Presidente, il Paese guarda a Lei con assoluta speranza. Cosa si propone e può fare per la Scuola che ha scarse risorse, classi di nuovo sovraffollate, insegnanti  demotivati? E per coltivare i valori, l'amore per la bellezza, la crescita di buoni cittadini del nostro Paese?"
Maria Rosaria de Divitiis

"Le chiedo di intervenire affinché le risorse economiche destinate ai beni ambientali siano una delle priorità del governo attuale e che soprattutto i nostri giovani possano essere orgogliosi e profondi conoscitori del nostro patrimonio culturale attraverso modalità didattiche ed educative che purtroppo non vedo al momento."
Maria d'Amicantonio

"Carissimo Presidente, perché non si chiede ai cassaintegrati di impegnarsi, per tre ore al giorno, in attività necessarie al comune di appartenenza, come dare aiuto nei musei, biblioteche, tribunali, effettuare piantumazioni di alberi, coadiuvare i cittadini nel portare avanti la Raccolta Differenziata per poter giungere a Rifiuti Zero? Una legge in tal senso c'è già ma non viene applicata a dovere!"
Lucia Laura Laterza

"Le chiedo quando i giovani italiani, laureati con il massimo dei voti, potranno ambire e sperare di lavorare nella cultura. Purtroppo ora come ora non si riesce più nemmeno ad iniziare a lavorare come insegnanti nelle scuole private, anche chiedendo di non essere pagati e tutto questo ovviamente solo per raccogliere un po’ di punteggio. Quando potremo noi ragazzi sperare di lavorare per meriti acquisiti e non solo per conoscenze?"
Andrea Rossato

"Come mai la procedura per permettere ai privati di sponsorizzare il restauro o il mantenimento dei Beni Culturali in Italia è così complessa? Ci sono proposte di legge per modificare ciò?
All’estero chi sponsorizza può nel migliore dei casi detrarre la cifra fiscalmente, ma la proprietà rimane ovviamente sempre dello Stato."
Angela Caldarera

"Oggi in tante situazioni se voglio vedere il cielo devo guardare in alto perchè le strade si sono trasformate in muraglie di abitazioni, centri commerciali e capannoni. Per la metà vuoti. " Ma sono un investimento" nel pensiero collettivo. Solo che non vengono più accettati neppure dalle banche in pegno per ottenere liquidità. Cosa si può fare per proteggere il paesaggio?"
Orlando Masiero

"Vorrei che si facesse qualcosa di più per frenare la corsa forsennata alla cementificazione del territorio, alla distruzione del paesaggio, al consumo di terra.
Perchè un terreno agricolo vale meno di nulla e quando invece lo stesso terreno diventa edificabile il suo valore sale alle stelle ? Ma la terra ci da da mangiare, i frutti della terra così umili e pieni di lavoro srappresentano la vita."
Maria Di Falco

"Presidente, sono Simona immigrata e studente ad Arezzo. Penso che l'Italia sia la nazione culturalmente più ricca al mondo. Ogni angolo, ogni strada, paesaggio, raccontano la storia di una nazione come un capolavoro dell'incontro dei popoli lungo la storia dell'umanità. Mi dispiace soltanto che negli ultimi tempi non ci siano delle nuove leggi che garantiscono non solo la protezione del patrimonio storico-ambientale italiano, ma leggi che vadano oltre e possono intensificarne lo studio e la promozione. Presidente Napolitano, non sarebbe ora di invitare il nostri  maestri, professori di storia d'arte, studenti e artisti per domandare loro cosa possiamo fare per aiutare gli organi del governo a trovare nuove strade? Mancano fondi e credo che la forza del turismo artistico dovrebbe essere rinnovata, quali sono le proposte del governo per i piccoli comuni e siti archiologici?"
Simone Brito de Oliveira

"Caro Presidente, sono membro di un’associazione di Augusta (Sr), che si occupa di tutela dell’ambiente e del territorio. Le esperienze spiacevoli, che di norma hanno come protagonisti membri delle istituzioni, sono di certo plurime, nella vita di chi impegna molto del suo tempo nella tutela dell’ambiente e dei beni monumentali. La difficoltà più frequente è riuscire a trovare un soggetto istituzionale, che abbia la responsabilità e la competenza, per dirimere quell’intricato insieme di norme burocratiche e situazione particolari, che unite all’indifferenza e all’inattività di molti, non permettono una tutela efficace ed effettiva del territorio. Non sarebbe il caso di istituire un “Garante del Patrimonio Culturale” alla quale le associazioni ed i cittadini possano rivolgersi in maniera diretta, così da creare una figura istituzionale che possa e debba dialogare con gli enti territoriali?"
Francesco Scionti

"Gentile Presidente Napolitano, sono una guida turistica della Regione Campania e vivo a Napoli. Assisto da anni alla "svendita" del nostro patrimonio e alla "svalutazione delle professioni turistiche" su spinta di forti Tour Operator stranieri e di un vergognoso disinteresse da parte della politica. Ed ecco la mia domanda: perché?"

Wanda Selis

"Perchè l'Italia, ad oggi, non ha ancora proclamato la zona contigua e la zona archeologica previste dagli art. 33 e 303 della Convenzione di Montego Bay?  Ciò consentirebbe di sottoporre a preventiva autorizzazione la rimozione di oggetti di carattere archeologico e storico dal fondo del mare e l'applicazione anche in tale area della legislazione sulla tutela del patrimonio storico e archeologico, oggi applicabile solo nelle acque interne e nel mare territoriale."
Classe 5^ Costruttori dell'Istituto Tecnico Nautico "Artiglio" Viareggio

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